I leaders del PSE chiedono....
*Un piano di rilancio economico più forte e più audace*.

1. Altri investimenti: per generare una nuova crescita negli Stati membri dell'Unione europea nel 2009 e nel 2010;
2. Ulteriori agevolazioni sul credito: l'apertura di linee di credito nel sistema bancario per la spesa e gli investimenti privati;
3. Un patto per l'occupazione: per stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro, il sostegno ai disoccupati affinché ritornino nel mondo del lavoro il più velocemente possibile, e la tutela degli attuali livelli occupazionali;
4. Un patto di progresso sociale: per affrontare i costi sociali della crisi, impedendo l'incremento della povertà, della disuguaglianza e dell'esclusione sociale;
5. Solidarietà economica: per rafforzare il sostegno finanziario agli Stati membri che non dispongono di mezzi sufficienti per stabilizzare il loro sistema bancario e di investire nel rilancio;
6. Migliore regolamentazione: completa regolamentazione e vigilanza di tutti gli strumenti finanziari e degli attori finanziari, compresi gli private equity e hedge fund (Fondi speculativi);
7. Un'azione globale: che comprende - Forte coordinamento per le politiche di stimolo fiscale per tenere l'economia mondiale fuori dalla recessione e andare verso lo sviluppo sostenibile; - Il compimento del Doha Development Round (Negoziato di Doha sullo sviluppo), in modo che esso vada a beneficio di tutti i paesi; - Raggiungimento degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, perché "se non ci riusciamo, un'altra generazione soffrirà a causa di povertà e privazioni, se non peggio"; - Rafforzare le risorse del FMI e nuovi strumenti di finanziamento per invertire la rapida contrazione degli investimenti che sta colpendo i paesi in via di sviluppo; - Non a rallentare i negoziati per un nuovo accordo mondiale sul clima "al contrario, il rilancio deve portare alla trasformazione economica mondiale per un futuro a basse emissioni di carbonio"; - La riforma della governance mondiale, che "è stata progettata per altri tempi". Il presidente del PSE, Poul Nyrup Rasmussen, ha dichiarato: "Sono finiti i giorni in cui il presidente Bush poteva essere incolpato per la mancanza di una leadership mondiale costruttiva. Oggi è l'Europa che rischia di essere accusata di ciò, dal resto del mondo. Stiamo affrontando la peggiore recessione dal 1930, ma Merkel, Sarkozy e Juncker dicono che non possono fare di più per contrastarla. La Commissione europea poco realisticamente racconta che l'Europa sta investendo 3,3% del PIL nella ripresa quando la cifra reale è molto inferiore, e ben al di sotto di quello che spendono gli Stati Uniti e di quello che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) raccomanda. Merkel e Sarkozy, stanno minando la credibilità dell'Europa agli occhi di Washington e di tutto il mondo". All'incontro hanno preso parte: Werner Faymann, José Sócrates, Ferenc Gyurcsány, Sergei Stanishev, Borut Pahor, Dan Nica, Jean Asselborn, Frans Timmermans, Diego López Garrido, Martine Aubry, Mircea Geoana, Mona Sahlin, Elio Di Rupo, Caroline Gennez , Ivari Padar, Janis Dinevics, Grzegorz Napieralski, Margot Wallstrom, Joaquin Almunia, Vladimir Spidla, Javier Solana, Poul Nyrup Rasmussen, Martin Schulz, Massimo D'Alema, Lapo Pistelli, Vittorio Craxi, Zita Gurmai, Josep Borrell, Mercedes Bresso, Giacomo Filibeck, Ruairi Quinn, Jiri Havel, Fidias Sarikas, Philip Cordery.
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