
RICCARDO NENCINI:
RICONSEGNAMO ALLA SINISTRA IL TERMINE LIBERTA'

di Marzia Bonacci
16 marzo 2009 - www.aprileonline.info
Presentata a Roma la lista unica di Mps, Sd, Verdi, Socialisti e Unire la Sinistra. Presenti Vendola, Fava, Francescato, Guidoni e Di Lello, ma anche Occhetto e Berlinguer. Ci sono logo e nome, ma soprattutto la fiducia di superare il 4%. Sabato, in piazza Farnese, il primo appuntamento pubblico
C'è un logo e c'è un nome, ma soprattutto una sfida da vincere a tutti i costi: superare lo sbarramento del 4% per varcare la soglia dell'Europarlamento. Per questo, e non solo, la Sinistra democratica di Fava, gli ex bertinottiani di Vendola usciti dal Prc, i socialisti di Nencini, i verdi di Francescato e i comunisti italiani di Guidoni e Belillo (ex Pdci) hanno dato vita ad una lista comune che è stata presentata oggi in conferenza stampa all'Hotel Nazionale di Roma.Un cerchio per metà rosso e metà bianco su cui campeggiano le parole Sinistra e Libertà, perché è questo il nome scelto per la lista che debutterà in Europa il prossimo giugno. A campeggiare i simboli: la rosa rossa del Pse, riferimento di Sd e socialisti, l'ondina rosso-verde del Gue, famiglia a cui guardano gli ex Prc e gli ex Pdci, e il Sole che ride dei verdi, unico logo di partito che permette con la sua presenza di non raccogliere le firme per la competizione elettorale.
In sala tra i leader delle formazioni coinvolte, anche volti storici della sinistra. Due per tutti: Giovanni Berlinguer e Achille Occhetto, quest'ultimo pronto a ricordare come la sua presenza odierna sia in continuità con la sua storia. "Nessuna incoerenza, quest'anno si celebrano i 20 anni dalla Bolognina, allora la mia idea era fare un partito di sinistra, purtroppo le cose sono andate diversamente e chi era con me oggi ha sentito il bisogno di togliere la parola sinistra", dice l'ex segretario del Pds che guarda con interesse al tentativo costituente. In sala, anche Franco Giordano, Alfonso Gianni, Loredana De Petris, Gennaro Migliore.
Gli stessi che si troveranno sabato a Roma, in piazza Farnese, per la prima uscita pubblica di questo esperimento che si trova ad affrontare una sfida elettorale che è al contempo anche politica, partendo dalla necessaria riconquista di un elettorato smarrito l'aprile scorso e che ora ha bisogno di essere nuovamente coinvolto. Una battaglia per l'egemonia culturale, si sarebbe detto un tempo citando un padre nobile, che gravita proprio intorno alla parola libertà, da anni al centro dell'espansione della destra berlusconiana che se ne è appropriata stravolgendola. Per quanto riguarda il futuro, le amministrative e il dopo europee, la questione è naturalmente ancora aperta: l'importante, oggi, è lavorare per l'ingresso a Strasburgo, dopo l'estromissione a Montecitorio e Palazzo Madama.
"Non è un partito ma neanche un cartello elettorale", specifica Marco Di Lello (Ps), riferendosi alla natura di questa alleanza a sinistra, che nasce infatti da "un progetto tra forze coese che in questi mesi hanno lavorato insieme, prima che fosse introdotto lo sbarramento al 4%". E nonostante tale mannaia, le forze che si uniscono hanno un obiettivo che è prima di tutto politico: "riportare a sinistra la parola libertà che in questi anni è stata scippata da Berlusconi e dalla destra".
E' una operazione difficile, ma che lascia spazio all'ottimismo. Secondo i sondaggi di quattro istituti diversi, Sinistra e Libertà oscillerebbe tra il 3,3% e il 6%, insomma "una buona partenza", che permette di lanciare il grido di "gettiamo il quorum oltre l'ostacolo", dice il leader socialista chiamato a fare le veci di Riccardo Nencini, ancora in convalescenza dopo l'incidente automobilistico della settimana scorsa.
Anche per Fava "la parola libertà non ha nulla a che fare con Berlusconi ed il Pdl", essendo concetto più ampio e alto di quello "sbandierato dal predellino di un auto". Libertà dalle mafie, dalle menzogne, di partecipare: così la declina il portavoce di Sd, insistendo su quest'ultimo aspetto. "Le nostre liste non saranno decise a Roma da un gruppo di dirigenti ma saranno il frutto della sovranità popolare, le costruiremo sul territorio con assemblee aperte, sarà un'esperienza unica nella vita politica italiana", il cui primo appuntamento saranno "le primarie delle idee". E proprio a Fava, che vanta un'esperienza da europarlamentare, tocca il compito di specificare sulla collocazione a Strasburgo. Tre sono infatti le famiglie di riferimento dei soggetti che corrono insieme: un fattore utilizzato come arma critica, anche a sinistra, ma che per Fava è piuttosto spuntata. "Questi tre gruppi hanno già affrontato e vinto insieme molte battaglie in Europa", dice l'ex ds, per cui "ognuno farà le sue scelte" ma le "diverse sensibilità dei gruppi" possono coesistere in un "progetto comune", perché a Strasburgo "c'è bisogno di larghe maggioranze, ogni gruppo è insufficiente da solo".
Uniti insieme, dunque, perché l'autosufficienza è un mito tramontato. Per accedere a Palazzo Chigi come all'Europarlamento. Lo ricorda anche Francescato, il cui partito nei giorni scorsi non ha nascosto l'insistenza sul fatto che questa alleanza comune per le europee non debba essere interpretata, da parte del Sole che ride, nella disponibilità a sciogliersi in una futura formazione partitica. "Noi vogliamo dimostrare di essere capaci a ricostruire una politica delle alleanze per battere il centrodestra" perché "il corro da solo del Pd si è rivelato un boomerang", dice il leader dei Verdi. E Sinistra e Libertà è la prova tangibile che si può fare, essendo un'unione "non transgenica che tiene insieme le identità ma ha sintonia sui contenuti", come per esempio la duplice battaglia su lavoro e ambiente.
Gli occhi e le orecchie comunque sono tutte rivolte a vedere ed ascoltare il governatore della Puglia. C'è la necessità pratica ma anche il sogno nel commento di Vendola, il quale il giorno dopo la trasmissione su RaiDue della fiction su Di Vittorio non può che citare la storia nobile del padre del sindacalismo italiano. "Si vede un bambino che prende due soldi e le sue scarpe per comprare il libro più prodigioso del mondo, il Dizionario. Questa è una metafora della sinistra che non deve presentarsi come un catalogo di certezze, ma ricominciare ritrovando le parole perdute", dice il presidente della Puglia. Recuperare parole perdute come appunto libertà, unico modo per contrastare quel "calce e randello" che è lo slogan della destra dominante, metafora di una politica della "speculazione edilizia e delle ronde" con cui è stato conquistato il paese. Una destra che non è capace, ricorda Vendola, di uscire dalla crisi. Ed è qui che il governatore lancia le sue proposte: "una moratoria sui licenziamenti", ma anche "la detassazione della cassa integrazione". Cita, poi, una scelta di successo sul fronte del welfare messa in atto dalla sua amministrazione e ne fa un modello esportabile a livello nazionale: "in Puglia la Regione si fa carico degli oneri fiscali per le badanti", spiega Vendola, chiedendo al governo di fare altrettanto. Ma bocciato è anche il Pd di Franceschini: "Imbarazzante" è l'aggettivo scelto per affossare la proposta del neosegretario democratico di tassare i ricchi per aiutare i poveri, perchè "non è così che si affronta una politica sociale". Si deve, dunque, "uscire dai talk show ed entrare nella vita quotidiana: questa è la sinistra che vogliamo ricostruire".
Un "ricominciamento" è la parola scelta da Vendola per definire il progetto di Sinistra e Libertà, rispetto a cui si dice a disposizione per quel che riguarda una sua possibile candidatura, sebbene "le vicende dei singoli sono dentro alla costruzione di questo progetto". Diciamo che attualmente sarebbe propenso a declinare l'offerta ("Oggi direi di no"), ma bisogna aspettare: "Vedremo quale sarà l'orientamento collettivo, discutiamo e poi siamo tutti a disposizione".
Più importante i criteri che le guideranno: il rispetto dei due generi, con il bilanciamento fra uomini e donne, e il protagonismo della base: oltre il 50% delle candidature - assicurano tutti i leader - verrà deciso sul territorio. Insomma, basta con i catapultati da Roma sulla testa dei militanti, ma confronto e discussione tenendo in considerazione la parola più importante, quella del popolo della sinistra. Qualche nome comunque già circola: il Ps candiderebbe gli uscenti Pia Locatelli ed Alessandro Battilocchio ed ha chiesto anche a Bobo Craxi di partecipare. I Verdi sponsorizzerebbero l'eurodeputato uscente Monica Frassoni: "Sono l'unica donna segretario - dice Francescato - e punto su una donna". Il leader di Sd Fava, attualmente eurodeputato, potrebbe essere candidato, così come l'ex astronauta, anche lui a Strasburgo, Guidoni.
Ma è un aspetto, quello delle candidature, che si dice secondario rispetto al progetto. Così come posticipato è l'interrogativo delle amministrative. Il "che fare?" alle elezioni locali, cioè se Sinistra e Libertà sarà presente anche nei comuni e nelle province, verrà dibattuto ad maiora. Fermo restando che "dove sarà possibile, questa lista sarà presente, ma vogliamo evitare editti romani", dice Fava. Con Francescato pronta a rimarcare che "non ci saranno diktat. Rispettiamo le libere scelte sul territorio"
Da oggi basta polemiche.
RispondiEliminaDa oggi si lavora per ottenere il risultato migliore per tutti.
Mi spiace ma senza accesso ai mezzi di informazione sarà il solito 1,8-2,5%. Il popolo italiano NON SARA' a conoscenza delle vostre proposte e posizioni politiche. Esiste un problema di legalità e informazione in questo Paese che riguarderà anche voi, visto che le vostre tribune politiche sono ormai soppresse da molto tempo. Perché non occuparsene? PERCHE' NON VI PREOCCUPATE DELLA SOPPRESSIONE DEI VOSTRI DIRITTI?
RispondiEliminaSimone
Ben detto Roberto, però non illudiamoci che gli scenari cambino per grazia ricevuta: è necessario – l’abbiamo ribadito tutti più volte – che ciascuno di noi lo voglia veramente.
RispondiEliminaFinalmente i vertici nazionali hanno trovato una prima sintesi rispetto ad un’idea per un progetto politico che potrebbe essere foriero di interessanti novità per il Paese: se ci crediamo dobbiamo dargli forza.
Dobbiamo superare i tatticismi e le diffidenze locali e personali, dobbiamo dare corpo e sostanza a SINISTRA E LIBERTA’ ad ogni livello territoriale ed istituzionale in cui è possibile farlo; solo così le idee saranno più forti dei contingenti interessi particolari, di questo o quel partitino, di questo o quel personaggio.
Allora liberiamoci di un po’ della cianfrusaglia ideologica che ci appesantisce, delle incrostazioni che hanno anchilosato i rapporti tra alcune persone etra alcuni partiti; concentriamo la nostra attenzione sulla costruzione del progetto di una moderna sinistra riformista che possa essere utile per la gente; spalanchiamo le nostre porte non tanto per fare entrare qualcuno, ma per uscire noi e andare finalmente incontro alle persone a proporre una speranza, un modo di lavorare insieme per trasformarla in realtà, un modo d’essere protagonisti, artefici del proprio presente e del proprio futuro; non diamo troppo peso a chi si appassiona a costruire barriere piuttosto che ponti.
Forse questo può essere il vero NUOVO INIZIO che aspettavamo, ma perché non si arresti tutto sul nastro di partenza c’é bisogno di coraggio, di passione, di capacità progettuale, di attitudine operativa e di lucidità strategica e, soprattutto, c’è bisogno di non rimanere troppo a lungo a guardare, paralizzati nell’attesa, quasi messianica, di una situazione più favorevole che, invece, ci dobbiamo costruite con le nostre mani e la nostra testa. Facciamo un primo passo a Macerata: SINISTRA E LIBERTA’ compaia sulle schede elettorali provinciali: sarà un segnale importante ai cittadini sul fatto che crediamo nel progetto e lavoriamo seriamente per migliorarlo e realizzarlo.
SE NON ORA QUANDO ?
RispondiEliminaPRESENTIAMO UFFICIALMENTE SINISTRA E LIBERTA' ANCHE IN PROVINCIA DI MACERATA!!!
Basta polemiche, sottoscrivo appieno, mettiamoci al lavoro per recuperare e presentare come meglio possiamo il nostro progetto, che è laico, socialista, ambientalista, riformista... e che quindi anche Simone può sostenere con tutta tranquillità!
RispondiEliminaE' difficile essere d'accordo e riuscire a litigare anche in quel caso. Noi, a volte, riusciamo anche a far questo. Allora, intanto, per quanto mi riguarda, per tracciare una... LINEA ROSSA da cui ripartire, non mi limito a dirlo ma lo scrivo e lo rivolgo a TUTTI i socialisti della provincia di Macerata: CONDIVIDO PAROLA PER PAROLA QUELLO CHE TUTTI E CINQUE AVETE SCRITTO NEI PRECEDENTI COMMENTI (COMPRESO L'INVITO INCALZANTE DI SIMONE) PERCHE' COINCIDE ESATTAMENTE CON IL MIO PENSIERO MA, SOPRATTUTTO, PERCHE' RITENGO CHE SIA CIO' CHE SERVE PER COSTRUIRE, NELLA NOSTRA REALTA', *SINISTRA E LIBERTA'*. Ivo Costamagna
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