A volte sono davvero i nomi a segnare la sostanza delle cose ed, anche, la loro incompatibilita'. E' questo il caso tra i... "Di Pietro" (Stefano e... Tonino - "Nomen Omen") ed i Socialisti. Riguardo al Di Pietro di Montenero di Bisaccia ed alla "vicenda socialista" tutti sanno tutto ed ognuno si e' formato il suo libero convincimento. Le conseguenze di quella "storia", purtroppo, le sta pagando l'Italia. Piu' confuso, invece, pur nelle diverse proporzioni, il rapporto tra il Di Pietro maceratese ed il Partito Socialista, specie dopo l'intervista di Venerdi' 13 us. al Corriere Adriatico. (Articolo sotto riportatato) Per volonta' di chiarezza, e non certo di polemica, ci sentiamo costretti a questa precisazione. Stefano Di Pietro ha fatto le sue scelte funzionali al suo, personale, percorso politico. Quello che, pero', non può venirci a dire e' di aver... "lasciato il cuore nel PS dopo aver cercato, per anni, di ricostruire la casa dei Socialisti" e di far vivere... "l'anima socialista all'interno del PD". Di Pietro non puo' fare tali affermazioni perche' tutti ricordano modi e tempi con cui, un anno fa, a due giorni dal voto per le elezioni politiche, lui, insieme ad altri, annuncio' pubblicamente il suo abbandono del Partito Socialista e l'adesione al PD. Una fuga plateale nel momento piu' difficile per i socialisti con l'evidente intenzione di provocarne la definitiva scomparsa a Macerata. L'operazione, accuratamente preparata, non e' riuscita solo grazie alla "resistenza ideale" di tanti compagni, Socialisti e Radicali, che, insieme, si sono riorganizzati, rifatto un tesseramento con oltre 60 adesioni in citta', nominato un Coordinamento di 13 persone, un Coordinatore Cittadino, Fernando De Stephanis, e, dopo una trattativa con la maggioranza di Centro-Sinistra, ottenuto, dalla stessa e dal Sindaco, un impegno che prevede, per Giugno, la nomina di un Assessore Socialista in Comune. Questo sulla base del rispetto degli accordi preelettorali e grazie alla coerenza e correttezza del Consigliere Federico Valori che ha confermato la sua militanza nel PS. E' bene chiarire che i Socialisti non hanno mai chiesto la... "testa" di Di Pietro e che hanno gia', ufficialmente, presentato al Sindaco una terna di nominativi, Federico Valori, Gianluigi Pace ed Adelio Bravi, per la nomina dell'assessore Socialista. Di Pietro non solo conosce ma ha, addirittura, proposto lui i termini di quell'accordo. Dai "Di Pietro" i Socialisti sanno che debbono aspettarsi di tutto (e, forse, anche il PD inizia a rendersene conto, a tutti i livelli) ma non hanno, invece, dubbio alcuno sul rispetto degli accordi da parte sia del Sindaco Meschini e sia dei Partiti della coalizione di Centro-Sinistra. Su una cosa concordiamo con Di Pietro (Stefano). Macerata e' l'unica citta' in Italia dove alcuni ex-socialisti, dopo quanto e' successo in questo ultimo anno, sono ancora all'interno del PD. Davvero un... "Campione Nazionale". Chissa' perche'......?
Macerata, li 14 Marzo 2009
Fernando De Stephanis
(Coordinatore Cittadino Partito Socialista Macerata)
Ivo Costamagna
(Segretario Provinciale Partito Socialista Macerata)
*In Provincia per far contare Macerata*
Di Pietro si racconta, dal Ps al Pd con un avviso:
“Non penso a dimettermi da assessore”
“Non penso a dimettermi da assessore”
Nel centrodestra c’è poca convinzione di vincere Forse perchè Silenzi sinora ha fatto molto bene.

Giugno per lei è un punto di svolta?
Si tratta di parte del percorso, non è una svolta
Nel caso dovesse emergere la candidatura lascerebbe il Comune?
Non è incompatibile il mio ruolo di assessore con quello di consigliere provinciale come accade con Savi del resto, anzi rafforza lo spirito con cui mi sono candidato
Con buona pace del partito socialista che chiede la sua testa?
Ho lasciato il cuore nel Ps, per anni ho cercato di ricostruire la casa dei Socialisti. Penso che un grande partito come il Pd deve avere al suo interno anche l’anima Socialista. Macerata può essere usata come campione nazionale per verificare questa convivenza
Il capoluogo ha perso il ruolo di guida della Provincia?
Siamo poco rappresentati rispetto ad altre realtà a noi vicine, ritengo che il capoluogo debba avere un ruolo nella politica provinciale, una voce più forte e ascoltata. Fino ad oggi non siamo stati rappresentati, oggi il Pd ci offre l’occasione di mettere insieme i consensi che arrivano dal centrosinistra magari eleggendo almeno due consiglieri nei quattro collegi maceratesi. Bisogna riconoscere al presidente Silenzi che siamo presenti in giunta, è però importante essere in consiglio per il ruolo di indirizzo politico
Un dato positivo della giunta Silenzi?
La capacità di intervento sulla viabilità maceratese, dal ponte alla bretella di Villa Potenza. Non ultimo lo Sferisterio dove la Provincia ha esercitato un ruolo importante”.
Un dato negativo?
E’ mancato il confronto con il Comune di Macerata, avrebbe dovuto essere più incisivo
Un obiettivo che si pone?
L’obiettivo primario è quello di entrare in Consiglio provinciale e fare politica pensando a Macerata. Progetti che possano far crescere la città a livello economico in un momento difficile anche sotto il profilo occupazionale e nel settore turistico culturale. Macerata attende di vivere la sfida dell’apertura di Palazzo Bonaccorsi e del museo delle Winx che legati allo Sferisterio e agli altri eventi rappresentano un unicum di rilievo nazionale.
Guardando al fronte del centrodestra cosa osserva?
Vedo un centrosinistra che ha già scelto il candidato presidente e inizia a coprire le caselle dei vari collegi e dall’altra parte vedo tanto disorientamento. C’è poca convinzione di vincere. Forse perchè Silenzi sinora ha fatto molto bene.
Luca Patrassi - 13/03/2009 - http://www.corriereadriatico.it
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