
PSE. ''LO STRAPPO''
DELLA PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE.
DELLA PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE.
GARESIO: LE OFFRIAMO LA TESSERA DEL PS
Sollazzo: il fallimento del PD è sotto gli occhi di tutti

Alla Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso chiediamo, oltre che la sua firma al manifesto PSE, di accettare la tessera del Partito Socialista, firmata da Riccardo Nencini, una tessera che le è naturale e coerente, come quando era deputato del PSE al parlamento europeo.
Angelo Sollazzo della Segreteria del Partito Socialista sostiene che "la polemica sempre più aspra all'interno del Partito Democratico sulla collocazione internazionale del PD, sta sfociando nel tragicomico. Da una parte -osserva Sollazzo-i postcomunisti che, dopo avere chiuso la casa madre, non se la sentono di rinunciare anche all'appartenenza al socialismo europeo, dall'altra parte i postdemocristiani che vedono il socialismo come il fumo negli occhi ed ogni giorno ci propinano la loro tesi di non voler morire socialisti. Nel mezzo, c'è Veltroni, che pensava di risolvere il tutto "mettendo il cappello" alla vittoria di Barack Obama in USA, Veltroni continua a menare il can per l'aia -prosegue il responsabile organizzativo socialista- fa finta di non sentire gli anatemi democristiani di Rutelli e di non vedere le manovre, non più tanto velate, di D'Alema. I nodi sono venutiti al pettine.In questi giorni è iniziata la vera resa dei conti. A pochi mesi dalle elezioni europee, i "democratici" devono assumere una decisione politica chiara. Il fallimento del PD -conclude Sollazzo- è davanti agli occhi di tutti, ed in queste ore appare ancora più chiaro l'errore della fusione fredda tra due componenti politiche inconciliabili tra loro."
CHIAREZZA.
di Felice Borgoglio*"Mercedes Bresso" con concretezza e precisione autorevole ha colto nel segno : il PD deve uscire dal suo provincialismo e individuare nell’Europa una nuova dimensione nazionale con la necessità politica di costruire un itinerario unitario con i partiti e le famiglie storiche che l’Europa rappresentano : socialisti ,liberal-democratici e popolari hanno fatto la storia dell’Europa Unita e con questa storia occorre fare scelte coerenti per un futuro di potenziamento della democrazia e di sviluppo solidale.
Collocare il PD dentro la famiglia socialista europea costringe tutta la sinistra e il PartittoSocialista a confrontarsi in positivo per la costruzione di un partito che intende di misurarsi con sfide di successo elettorale e una visione di governo, anche dall’opposizione, per dotarsi di prospettive maggioritarie e evitare che anche nella sinistra prevalga il “cesarismo “ a danno della partecipazione democratica. La scelte di Veltroni di assumere nel contesto parlamentare europeo una posizione autonoma, non sostenibile dai regolamenti europei, denota provincialismo ,sterile tatticismo per tenere in piedi le due anime del PD, incapacità di capire che o si costruisce una forza laica ,progressista e riformista in una Europa unita o al contrario ci si avvia verso un progressivo annullamento della presenza sullo scenario internazionale delle forze, che al riformismo si richiamano e che rappresentano al meglio il nostro paese. La posizione assunta dalla presidente Bresso consente finalmente di fare chiarezza sullo scenario politico italiano e propone di definire una forza politica che abbia chiara identità e concreti riferimenti in un contesto europeo,con utile scelta socialista. Siamo concordi con quanto annunciato dalla presidente Bresso nel definire la propria collocazione nel socialismo europeo ,perché vogliamo evitare di permanere con superficiale ostinazione in un quieto bipolarismo indistinto, nel quale non si comprende bene chi e che cosa rappresentato le diversità sociali, che in questi mesi affliggono tutti i cittadini europei: occorre difendere,nel nostro paese,con l’aiuto delle forze socialiste europee, la giustizia dalle ingiustizie ,la liberta dalle censure, i diritti dalle sopraffazioni.
Presidente Comitato Regionale Partito Socialista del Piemonte*Collocare il PD dentro la famiglia socialista europea costringe tutta la sinistra e il PartittoSocialista a confrontarsi in positivo per la costruzione di un partito che intende di misurarsi con sfide di successo elettorale e una visione di governo, anche dall’opposizione, per dotarsi di prospettive maggioritarie e evitare che anche nella sinistra prevalga il “cesarismo “ a danno della partecipazione democratica. La scelte di Veltroni di assumere nel contesto parlamentare europeo una posizione autonoma, non sostenibile dai regolamenti europei, denota provincialismo ,sterile tatticismo per tenere in piedi le due anime del PD, incapacità di capire che o si costruisce una forza laica ,progressista e riformista in una Europa unita o al contrario ci si avvia verso un progressivo annullamento della presenza sullo scenario internazionale delle forze, che al riformismo si richiamano e che rappresentano al meglio il nostro paese. La posizione assunta dalla presidente Bresso consente finalmente di fare chiarezza sullo scenario politico italiano e propone di definire una forza politica che abbia chiara identità e concreti riferimenti in un contesto europeo,con utile scelta socialista. Siamo concordi con quanto annunciato dalla presidente Bresso nel definire la propria collocazione nel socialismo europeo ,perché vogliamo evitare di permanere con superficiale ostinazione in un quieto bipolarismo indistinto, nel quale non si comprende bene chi e che cosa rappresentato le diversità sociali, che in questi mesi affliggono tutti i cittadini europei: occorre difendere,nel nostro paese,con l’aiuto delle forze socialiste europee, la giustizia dalle ingiustizie ,la liberta dalle censure, i diritti dalle sopraffazioni.
Nessun commento:
Posta un commento