18/11/2008 - La Presidente dell'IS donne Pia Locatelli, di ritorno dai lavori dell'Internazionale Socialista a Nuevo Vallarta in Messico, dov'è stato rilanciato il ruolo regolatore dei governi nella crisi finanziaria internazionale, è oggi presente ai lavori dell'Assemblea parlamentare dei Paesi Nato in corso a Valencia. La Locatelli ha così commentato le notizie di oggi del Corriere della Sera circa gli equivoci sui parlamentari italiani in sede internazionale: " In tutta Europa i socialisti siedono con i socialisti, i conservatori coi conservatori, i liberali coi liberali. Con gli italiani, spesso, si creano equivoci e confusione, per via delle confuse e cangianti identità politiche dei partiti italiani. Giustamente il Corriere rileva questo stato di cose, ma non si tratta soltanto di "colore": il nostro Paese è danneggiato dall'avere rappresentanti le cui idee risultanto oscure e indecifrabili. Non è questo il caso di noi socialisti italiani" conclude Pia Locatelli " che siamo da sempre con il PSE, ma certo è il caso dei colleghi del PD: anche il loro lavoro ne risulta danneggiato, e certo le indecisioni dei democratici italiani continueranno a provocare piccoli e grandi equivoci ".Promotrice e prima firmataria la Consigliera socialista Maria Grazia Calligaris
18/11/2008 - La Giunta regionale della Sardegna è impegnata ad assumere “tutte le iniziative opportune per divulgare e diffondere, anche con dibattiti e incontri nelle scuole, il “Manifesto degli scienziati antirazzisti” e a valutare l’opportunità di organizzare una specifica manifestazione internazionale nell’ambito delle iniziative per il ‘G8 dei popoli’”. L’impegno è contenuto in una mozione presentata da 66 consiglieri regionali, prima firmataria la consigliera del Partito Socialista Maria Grazia Caligaris  componente della Commissione “Diritti Civili” che si è fatta interprete in Sardegna dell’iniziativa promossa dalla segreteria nazionale del Partito.
“Richiamati il valore e il significato dei contenuti del “Manifesto degli scienziati antirazzisti” approvato a conclusione dell’articolato dibattito nell’ambito del seminario “A new global vision” svoltosi nella tenuta di San Rossore di Pisa,  e sottoscritto, tra gli altri, dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini, con il quale si afferma che “Di razza ce n’è una sola”, la mozione sottolinea che “la Sardegna, terra di pace e di collaborazione tra i popoli, può svolgere un ruolo nel Mediterraneo valorizzando la presenza dei popoli migranti e promuovendo un’integrazione rispettosa delle differenze culturali di ciascuna comunità”.
“La Costituzione e le leggi – evidenzia il documento condiviso da consiglieri regionali appartenenti alle forze politiche di entrambe le coalizioni di centro-sinistra e di centro-destra e firmato, tra gli altri, dal neuroscienziato Gian Luigi Gessa - vietano in Italia le manifestazioni di discriminazione razziale in tutti i campi della vita sociale. La cultura si pone come costante obiettivo la rimozione degli ostacoli a una percezione delle  diversità come indispensabili arricchimento della società”. Ricordato che in questi giorni ricorre il settantesimo anniversario delle leggi razziali promulgate in Italia dal regime fascista, la mozione conclude sottolineando che “il concetto di razze umane ha avuto storicamente un significato e un uso discriminatorio con tragiche conseguenze  anche nella storia del Novecento”. “In una società democratica che si caratterizza per le pari opportunità per tutti cioè per l’inclusione delle differenti culture e per la loro convivenza pacifica è più che mai attuale – ha detto Caligaris – operare con determinazione nella cancellazione di qualunque espressione di intolleranza. L’identità di popolo non è e non deve essere una barriera all’integrazione ma al contrario permettere, come accade con la cultura della pace, un più vivo e fertile rapporto di relazione. Ecco perché dedicare un’occasione di riflessione internazionale al tema degli Ebrei in Sardegna nel contesto mediterraneo è di straordinaria attualita'.
MORTI BIANCHE. SOLLAZZO: THYSSEN KRUPP,
FINALMENTE UN PO' DI GIUSTIZIA

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