
Promotrice e prima firmataria la Consigliera socialista Maria Grazia Calligaris
18/11/2008 - La Giunta regionale della Sardegna è impegnata ad assumere “tutte le iniziative opportune per divulgare e diffondere, anche con dibattiti e incontri nelle scuole, il “Manifesto degli scienziati antirazzisti” e a valutare l’opportunità di organizzare una specifica manifestazione internazionale nell’ambito delle iniziative per il ‘G8 dei popoli’”. L’impegno è contenuto in una mozione presentata da 66 consiglieri regionali, prima firmataria la consigliera del Partito Socialista Maria Grazia Caligaris componente della Commissione “Diritti Civili” che si è fatta interprete in Sardegna dell’iniziativa promossa dalla segreteria nazionale del Partito.
“Richiamati il valore e il significato dei contenuti del “Manifesto degli scienziati antirazzisti” approvato a conclusione dell’articolato dibattito nell’ambito del seminario “A new global vision” svoltosi nella tenuta di San Rossore di Pisa, e sottoscritto, tra gli altri, dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini, con il quale si afferma che “Di razza ce n’è una sola”, la mozione sottolinea che “la Sardegna, terra di pace e di collaborazione tra i popoli, può svolgere un ruolo nel Mediterraneo valorizzando la presenza dei popoli migranti e promuovendo un’integrazione rispettosa delle differenze culturali di ciascuna comunità”.
“La Costituzione e le leggi – evidenzia il documento condiviso da consiglieri regionali appartenenti alle forze politiche di entrambe le coalizioni di centro-sinistra e di centro-destra e firmato, tra gli altri, dal neuroscienziato Gian Luigi Gessa - vietano in Italia le manifestazioni di discriminazione razziale in tutti i campi della vita sociale. La cultura si pone come costante obiettivo la rimozione degli ostacoli a una percezione delle diversità come indispensabili arricchimento della società”. Ricordato che in questi giorni ricorre il settantesimo anniversario delle leggi razziali promulgate in Italia dal regime fascista, la mozione conclude sottolineando che “il concetto di razze umane ha avuto storicamente un significato e un uso discriminatorio con tragiche conseguenze anche nella storia del Novecento”. “In una società democratica che si caratterizza per le pari opportunità per tutti cioè per l’inclusione delle differenti culture e per la loro convivenza pacifica è più che mai attuale – ha detto Caligaris – operare con determinazione nella cancellazione di qualunque espressione di intolleranza. L’identità di popolo non è e non deve essere una barriera all’integrazione ma al contrario permettere, come accade con la cultura della pace, un più vivo e fertile rapporto di relazione. Ecco perché dedicare un’occasione di riflessione internazionale al tema degli Ebrei in Sardegna nel contesto mediterraneo è di straordinaria attualita'.
MORTI BIANCHE. SOLLAZZO: THYSSEN KRUPP,
FINALMENTE UN PO' DI GIUSTIZIA
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