Il
Direttivo Regionale del PSI delle Marche, riunitosi ad Ancona il 4
gennaio 2013, considerato
il documento deliberato il 12 dicembre 2012 dal Consiglio Nazionale
del PSI
APPROVA
Il
seguente documento politico:
1. La crisi del PDL, conclamata e paradossale nel suo ritorno al passato, e le scelte del suo leader rischiano di avere effetti drammatici per l’Italia, a cominciare dalla reazione dei mercati finanziari. L'accelerazione della crisi di governo produce incertezze e destabilizzazione sia per la mancata trasformazione in legge di significativi D.L. (tra questi, il decreto relativo ai costi della politica) che per il nostro ruolo all'interno dell'Unione Europea. L’Italia risolverà nelle urne le incognite nate dalla sfiducia di fatto al governo Monti da parte dello schieramento che fa capo a Berlusconi.
Assistiamo
infatti al tentativo di riproporre schemi e slogan usurati, nella
convinzione che
gli italiani non ricordino e possano ancora essere convinti da un
canovaccio populista.
Per chi, come noi, ha sempre richiamato la necessità di avere
partiti trasparenti
e dotati di forte legittimazione per sostenere una democrazia libera
e autorevole,
questa è anche la riprova che per rafforzare la credibilità e
l’efficacia delle istituzioni
serve la buona politica. Le primarie di coalizione sono state un
successo. La sinistra
riformista ha potuto contare sull’energia gratuita di tanti
militanti, su una organizzazione
seria e disseminata sull'intero territorio nazionale e prima ancora
su di una
cultura ispirata ai valori della partecipazione e della libertà.
2.
La Carta d'Intenti traccia la meta che un esecutivo riformista si
propone di raggiungere:
efficaci politiche per lo sviluppo, una più equa distribuzione della ricchezza,
politiche
del lavoro,soprattutto giovanili e femminili,
un argine alla speculazione finanziaria,
diritti e sussidiarietà,
la promozione di una maggiore solidarietà europea in una Europa
politicamente più unita. Pur
riconoscendo i meriti del governo Monti nell’aver affrontato una
delicata fase emergenziale, rimaniamo convinti che dalla crisi
l'Italia potrà uscire solo con una salda maggioranza democratica e
con un programma politico che sappia andare oltre la più rigorosa
delle austerità. Una
coalizione riformista guidata dal candidato vincitore delle primarie
(Pierluigi Bersani),
che sappia dialogare, senza esserne prigioniera, con le culture
moderate e cattolico-democratiche
e che non confonda la propria strada con massimalismo e radicalismo;
un progetto che si configuri come un “Patto con gli Italiani”; la
certezza di priorità
definite per allontanare il Paese dalla recessione più grave dal
secondo dopoguerra. Sarebbe
stato auspicabile la presentazione dei firmatari della Carta
d'Intenti sotto un unico
simbolo, poiché avremmo consegnato agli italiani un'idea di forte
coesione, una concreta
speranza di governabilità e un riferimento puntuale alla casa
socialista europea. Prima
ancora che per ragioni legate alla legge elettorale, per motivi di
ordine politico. Tuttavia,
la scelta identitaria di SEL ha vanificato il progetto originario. Pertanto,
in relazione alle elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati, auspichiamo
la formazione di una lista socialista, che garantisca una chiara
visione della nostra
identità, della nostra storia e della nostra cultura (riformista e
laica). Questa lista dovrà
essere, inoltre, caratterizzata dalla presenza di Compagne e Compagni
espressione esclusiva
del territorio,
ma aperta alle esperienze del mondo produttivo, delle associazioni
dei lavoratori, della cultura e del volontariato.
I
socialisti delle Marche ritengono,in subordine alla formazione delle
liste socialiste, che sia
comunque preferibile anche per la Camera dei Deputati ove fosse
possibile, ed il Segretario Nazionale e la Segreteria Nazionale lo
ritenessero opportuno, perseguire il tentativo di costituzione di una
lista riformista, ispirata ai valori ed all’organizzazione del
socialismo europeo, seppure senza la partecipazione di SEL.
3.
Una nuova stagione legata ai diritti di cittadinanza, alla
centralità delle tematiche “del lavoro e della conoscenza”,
alla ridefinizione della cornice dello stato sociale, ed alla
patrimoniale sulle grandi ricchezze, costituiscono i cardini del
decalogo socialista. Con
le “Primarie delle Idee” abbiamo chiamato i cittadini a definire
le priorità del programma
di governo vincolanti per la delegazione socialista in parlamento. I
Socialisti delle Marche ribadiscono la grande capacità del Partito
Regionale di essere riuscito
sempre e con continuità, negli ultimi venti anni, a garantire la
presenza di eletti ed
amministratori in tutti i più significativi enti locali, Regione
Marche in primis, ma anche
Province, Comuni Capoluogo e grandi Comuni (Fano, Civitanova Marche,
San Benedetto
del Tronto, Camerino), nonché un forte radicamento organizzativo, e rivendicano,
pertanto, un ruolo centrale nella geografia politica e parlamentare
del PSI.
La
scadenza elettorale per i socialisti delle Marche, viene a coincidere
anche con un altro importante appuntamento; quello della (come prassi
consuetudinaria)verifica di metà legislatura del Governo Regionale,
in cui si dovrebbe procedere ad un rimpasto di giunta . Dopo
tanti rinvii è giunto il momento di far valere, oggi più che mai il
rispetto degli impegni presi nei confronti del Partito Socialista
delle Marche. Chiediamo
pertanto al Governatore Spacca di riconoscere al PSI quella pari
dignità da sempre rivendicata, e nominare un proprio rappresentante
nell’esecutivo regionale. Il
Direttivo Regionale del PSI delle Marche dà mandato alla Segreteria
Nazionale di sostenere le richieste sopra evidenziate e di
sottoscrivere, nell’ambito del centrosinistra, gli accordi
programmatici ed elettorali tesi a garantire all'Italia un governo di
svolta.
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