11/01/2013 - “Ci
sarà una delegazione socialista in parlamento forte come quella che
ebbero i socialisti delle origini. Anche per questo mi piace parlare di
‘nuovo inizio”. Lo dice Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi,
che ha confermato, stamane in conferenza stampa alla Camera dei
Deputati, l’accordo raggiunto con il Partito Democratico per le prossime
elezioni politiche 2013. Torna alle origini il Partito socialista
italiano, a 120 anni fa quando entrò in parlamento. Si riparte dal 1892 e
1895.
Liste socialiste apparentate con quelle del Pd in Lazio, Campania e Calabria al Senato e una quota dei rimborsi elettorali del Pd da definire tra tesorieri. Sono alcuni punti dell’accordo firmato stamattina tra il Pd e Psi. Oltre al “Patto di consultazione”, che il Pd stringe con il Psi a suggello della piena sovranità di entrambi i partiti, l’accordo fissa nero su bianco i 5 seggi sicuri e i 3 in aggiunta in caso di vittoria del premio di maggioranza. I 5 candidati socialisti sono stati indicati nelle Marche (Senato, 2° capolista), in Basilicata (Senato numero 4); Campania 1 (6° postazione); Veneto 2 (8° postazione); Sardegna (4° postazione). In caso di premio di maggioranza, altri tre seggi sono indicati in Lombardia, Piemonte e Calabria. Il Pd si impegna “nell’ipotesi di rinunce di propri candidati nell’area del completamento delle liste, a ricercare prioritariamente la possibilità di inserire candidature socialiste”. Il Psi presenterà le proprie liste apparentate per il Senato in: Lazio, Campania e Calabria. Il Pd si impegna a riconoscere una quota del rimborso elettorale da concordare tra i rispettivi tesorieri. E’ prevedibile una presenza dei socialisti al governo.
Liste socialiste apparentate con quelle del Pd in Lazio, Campania e Calabria al Senato e una quota dei rimborsi elettorali del Pd da definire tra tesorieri. Sono alcuni punti dell’accordo firmato stamattina tra il Pd e Psi. Oltre al “Patto di consultazione”, che il Pd stringe con il Psi a suggello della piena sovranità di entrambi i partiti, l’accordo fissa nero su bianco i 5 seggi sicuri e i 3 in aggiunta in caso di vittoria del premio di maggioranza. I 5 candidati socialisti sono stati indicati nelle Marche (Senato, 2° capolista), in Basilicata (Senato numero 4); Campania 1 (6° postazione); Veneto 2 (8° postazione); Sardegna (4° postazione). In caso di premio di maggioranza, altri tre seggi sono indicati in Lombardia, Piemonte e Calabria. Il Pd si impegna “nell’ipotesi di rinunce di propri candidati nell’area del completamento delle liste, a ricercare prioritariamente la possibilità di inserire candidature socialiste”. Il Psi presenterà le proprie liste apparentate per il Senato in: Lazio, Campania e Calabria. Il Pd si impegna a riconoscere una quota del rimborso elettorale da concordare tra i rispettivi tesorieri. E’ prevedibile una presenza dei socialisti al governo.
Nessun commento:
Posta un commento