“L’azione del Governo, incentrata sul risanamento dei conti pubblici, mantiene intatta una linea di condotta coerente: le tasse si sono viste, i tagli alla spesa e ai costi della democrazia pure, quelli al welfare e al personale pubblico stanno per essere effettuati”.
E’ quanto afferma in una nota Bobo Craxi, commentando le misure predisposte dal Governo Monti al fine di evitare un possibile aumento dell’Iva.
“Resta tuttavia inevaso e oscuro”, aggiunge Craxi, “il capitolo della crescita economica. Una politica pubblica non può non tenere conto dell’impatto sociale: lo Stato e i cittadini non sono un’azienda lattearia del parmigiano. E gli ospedali da tagliare non sono le mucche della Parmalat: in esse vi lavorano e si curano uomini e donne in carne e ossa, che usufruiscono di beni e servizi in ragione di un diritto. Così comportandosi”, conclude, “il Governo, extraparlamentare, si trasforma in un esecutivo minoritario, non sorretto dai vertici regionali eletti dal popolo e da un’area sempre più critica nei confronti della sua azione”.
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