COMUNICATO STAMPA
La moralizzazione dei costi della politica non può significare limitare la democrazia e la rappresentanza istituzionale - Il PSI delle Marche decisamente contrario alla proposta di legge del Presidente Gianmario Spacca.
Il PSI è stato uno dei primi a presentare, attraverso il suo consigliere Moreno Pieroni, una proposta di legge per alleggerire i costi della politica, moralizzare la spesa pubblica, abbattere i privilegi dei consiglieri regionali.
Quindi senza ombra di dubbio siamo favorevoli e disponibili a discutere tutte quelle proposte di legge che abbiano come obiettivo la riduzione dei privilegi e dei costi della politica.
Ma con la stessa fermezza siamo contrari a quelle proposte demagogiche e populiste, che nei fatti oltre a contenere i costi della politica , rappresentano un vero attacco alla democrazia rappresentativa e alla più ampia partecipazione istituzionale delle forze democratiche presenti in Italia e nelle Marche.
La posizione dei socialisti sulla moralizzazione dei costi della politica è stata rappresentata al Presidente Spacca in tempi non sospetti, subito dopo la presentazione della nostra proposta di legge, su cui ebbe ad esprimere un consenso di massima.
In quella circostanza evidenziammo la nostra piena disponibilità, al ridimensionamento del numero degli assessori esterni, alla riduzione delle indennità, nonché alla eliminazione del vitalizio, ma affermammo con decisione la nostra contrarietà alla riduzione dei consiglieri regionali, poiché questo avrebbe significato l’eliminazione dall’istituzione regionale della gran parte delle forze politiche presenti nel tessuto democratico di questa Regione.
Ribadiamo in questa circostanza che la proposta del Presidente Spacca,così come apparsa sulla stampa regionale, a nostro avviso è demagogica, populista ed antidemocratica, tendente nei fatti ad eliminare dal parlamento regionale significative forze politiche che hanno contribuito alle conquiste democratiche della nostra Regione e che mantengono ancora un forte radicamento nel tessuto sociale delle Marche.
Una proposta che nei fatti configura,sotto mentite spoglie,il mantenimento del “porcellum nazionale”, nel mentre milioni di italiani hanno chiesto il referendum per abolirlo, ed il diritto di rappresentanza istituzionale soltanto ai due maggiori partiti di maggioranza ed opposizione.
I Socialisti delle Marche si opporranno fermamente a tale proposta di legge, chiamando a raccolta tutte le altre forze politiche presenti nel parlamento regionale e nelle istituzioni marchigiane, contro la convergenza “bipartizan” di PD e PDL che consentirebbe,impropriamente ed in maniera antidemocratica,soltanto a queste forze politiche di rappresentare i marchigiani nella regione.
I socialisti ribadiscono la loro piena disponibilità su una proposta di legge che colpisca i privilegi della politica, ne riduca anche drasticamente i costi ,ma mantenga la rappresentanza “parlamentare regionale “ a 40 consiglieri (+ il Presidente) con la stessa spesa necessaria, prevista o prevedibile per una Assemblea Regionale di 30 consiglieri.
In sostanza si alla riduzione dei costi previsti per trenta consiglieri, ma lasciando la rappresentanza istituzionale con 40 consiglieri, per non mortificare la partecipazione territoriale e la rappresentanza democratica .
I socialisti sfidano il Presidente Spacca ed i partiti maggiori a dimostrare la loro buona fede,contenendo i costi senza limitare la democrazia ed evitando che la partecipazione democratica alla vita politica sia solo prerogativa di un “censo” ricco e benestante, ma che venga consentita a tutti, anche ai partiti e movimenti minori,così come garantito dalla Costituzione Italiana.
Il PSI è stato uno dei primi a presentare, attraverso il suo consigliere Moreno Pieroni, una proposta di legge per alleggerire i costi della politica, moralizzare la spesa pubblica, abbattere i privilegi dei consiglieri regionali.
Quindi senza ombra di dubbio siamo favorevoli e disponibili a discutere tutte quelle proposte di legge che abbiano come obiettivo la riduzione dei privilegi e dei costi della politica.
Ma con la stessa fermezza siamo contrari a quelle proposte demagogiche e populiste, che nei fatti oltre a contenere i costi della politica , rappresentano un vero attacco alla democrazia rappresentativa e alla più ampia partecipazione istituzionale delle forze democratiche presenti in Italia e nelle Marche.
La posizione dei socialisti sulla moralizzazione dei costi della politica è stata rappresentata al Presidente Spacca in tempi non sospetti, subito dopo la presentazione della nostra proposta di legge, su cui ebbe ad esprimere un consenso di massima.
In quella circostanza evidenziammo la nostra piena disponibilità, al ridimensionamento del numero degli assessori esterni, alla riduzione delle indennità, nonché alla eliminazione del vitalizio, ma affermammo con decisione la nostra contrarietà alla riduzione dei consiglieri regionali, poiché questo avrebbe significato l’eliminazione dall’istituzione regionale della gran parte delle forze politiche presenti nel tessuto democratico di questa Regione.
Ribadiamo in questa circostanza che la proposta del Presidente Spacca,così come apparsa sulla stampa regionale, a nostro avviso è demagogica, populista ed antidemocratica, tendente nei fatti ad eliminare dal parlamento regionale significative forze politiche che hanno contribuito alle conquiste democratiche della nostra Regione e che mantengono ancora un forte radicamento nel tessuto sociale delle Marche.
Una proposta che nei fatti configura,sotto mentite spoglie,il mantenimento del “porcellum nazionale”, nel mentre milioni di italiani hanno chiesto il referendum per abolirlo, ed il diritto di rappresentanza istituzionale soltanto ai due maggiori partiti di maggioranza ed opposizione.
I Socialisti delle Marche si opporranno fermamente a tale proposta di legge, chiamando a raccolta tutte le altre forze politiche presenti nel parlamento regionale e nelle istituzioni marchigiane, contro la convergenza “bipartizan” di PD e PDL che consentirebbe,impropriamente ed in maniera antidemocratica,soltanto a queste forze politiche di rappresentare i marchigiani nella regione.
I socialisti ribadiscono la loro piena disponibilità su una proposta di legge che colpisca i privilegi della politica, ne riduca anche drasticamente i costi ,ma mantenga la rappresentanza “parlamentare regionale “ a 40 consiglieri (+ il Presidente) con la stessa spesa necessaria, prevista o prevedibile per una Assemblea Regionale di 30 consiglieri.
In sostanza si alla riduzione dei costi previsti per trenta consiglieri, ma lasciando la rappresentanza istituzionale con 40 consiglieri, per non mortificare la partecipazione territoriale e la rappresentanza democratica .
I socialisti sfidano il Presidente Spacca ed i partiti maggiori a dimostrare la loro buona fede,contenendo i costi senza limitare la democrazia ed evitando che la partecipazione democratica alla vita politica sia solo prerogativa di un “censo” ricco e benestante, ma che venga consentita a tutti, anche ai partiti e movimenti minori,così come garantito dalla Costituzione Italiana.
dopo aver evitato per un pelo una denuncia per stalking da parte di spacca,ora l'incazzatura di vita dimostra l'insufficienza della analisi politica.......
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