Hanno la coda di paglia e il fatto che per tornare in edicola siano stati costretti oltre che a nominare un nuovo direttore anche a ripristinare la testata con cui avevano registrato il giornale nel 1996, quella con la L apostrofata davanti, dimostra la giustezza, non solo politica, ma anche giuridica, della nostra reazione contro il furto di memoria operato da “L’Avanti!” di Lavitola.
Abbiamo registrato anche che sotto la testata di Lavitola non c’è più scritto “quotidiano socialista dal 1896”, ma più semplicemente “quotidiano socialista”, l’ennesima operazione di maquillage grafico che non può però cancellare il danno arrecato all’immagine e alla storia del riformismo italiano e del Partito socialista italiano.
Per ridare l’onore a l’Avanti! continueremo a percorrere tutte le strade, nessuna esclusa, mentre resta il desiderio e la speranza che questa testata che tanto ha significato nella storia del Paese, possa tornare quanto prima ad essere la bandiera e il punto di incontro del socialismo riformista, palestra di idee e strumento di proposte e progetti per un’Italia più giusta e più sana.
RICCARDO NENCINI
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