*UNA CRISI SENZA PRECEDENTI, UN GOVERNO ANCORA ASSENTE*
di Riccardo Nencini
Si poteva fare di più per arginare la speculazione finanziaria contro
l'Italia? Sì, si poteva e si doveva. Il presidente del consiglio, nel
suo intervento alle Camere, ha mostrato un attendismo incomprensibile,
come se non avesse strumenti più incisivi da utilizzare di quelli finora
messi in campo. E non si può neppure dire che non manchino le proposte.
Ci sono quelle che hanno avanzato parti sociali, industriali e sindacati
assieme. Ci sono quelle suggerite da autorevoli economisti, a cominciare
dalla più semplice e immediata di un anticipo delle tappe della manovra
economica spostandone il peso maggiore nei mesi a venire e non a dopo la
scadenza naturale della legislatura. C'è anche la richiesta delle
opposizioni, chiara e accorata, di discontinuità con la maggioranza
attuale. E di crescita.
Serve solidità e serve una maggiore equità sociale, incardinata sul
principio secondo il quale chi più possiede deve contribuire con
maggiore responsabilità, evitando che la manovra sia un bagno di sangue
per le fasce più deboli.
Due provvedimenti dovrebbero essere assunti subito: tassare le rendite
finanziarie e introdurre una patrimoniale, 'idea 'forte' riemersa negli
interventi dell'ex presidente del consiglio Giuliano Amato. Una strada
indubbiamente difficile, ma che non può essere scartata a priori, anche
se il solo parlarne ha già generato una ripresa delle esportazione
clandestine di capitali verso paradisi fiscali e banche compiacenti.
L'Italia ha dimostrato in tanti frangenti della sua storia di saper
essere unita e decisa nelle situazioni di vera emergenza nazionale e
questa lo è. Questa può essere la carta decisiva per adottare
provvedimenti tali da spezzare la spirale perversa del debito pubblico.
Nei giorni scorsi, così come ha fatto il leader spagnolo Zapatero,
Berlusconi avrebbe potuto annunciare le sue dimissioni per portare il
Paese alle elezioni anticipate e a un nuovo governo all'altezza della
situazione. Oppure avrebbe potuto tentare un allargamento della sua
maggioranza, ovviamente rendendo disponibile la poltrona di Palazzo
Chigi.
La prima strada avrebbe il pregio di portare alla nascita di un
Esecutivo su un programma calibrato sulla crisi economica in atto, ma
ci esporrebbe anche ad un periodo di vuoto di potere.
La seconda avrebbe il pregio di dare subito la risposta che i mercati si
attendono, ma avrebbe comunque come naturale orizzonte quello di un
ritorno anticipato alle urne. Ed è forse oggi questa l'unica vera
strada percorribile.
Certamente senza l'ingresso nel governo di forze politiche
responsabili, capaci di un riformismo vero - e nell'opposizione ve ne
sono - rischiamo
una burrasca al giorno, ognuna potenzialmente in grado di affondarci.
Invece di discutere su un carnascialesco trasloco di ministeri al Nord o
sull'ennesima legge che garantisce un solo italiano e la nega a tutti
gli altri, come quella che allunga i processi fino a farli morire,
dovremmo sederci attorno a un tavolo, affrontare i problemi reali e
prendere le iniziative che servono.
Berlusconi invece, di nuovo, ha scelto di non scegliere, lasciando
l'Italia nel guado. Con la piena in arrivo.
----
*"AVANTI, UNA NUOVA ITALIA !"
FESTA NAZIONALE SOCIALISTA (BOLOGNA, 3-11 SETTEMBRE)*
Si svolgerà a Bologna quest'anno
la Festa Nazionale Socialista, dal 3 all'11 settembre prossimi,
caratterizzata dallo lo slogan "Avanti, una nuova Italia!", a
prefigurare una nuova stagione politica per il centrosinistra e il Psi.
Lo spazio dedicato alla festa, che avrà luogo a Borgo Panigale (tra
Viale Togliatti e Viale Salvemini), ospiterà interessanti occasioni di
confronto tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione e vari
momenti di approfondimento e riflessione su temi di maggiore attualità
dell'agenda politica nazionale: dalla questione relativa alla
preoccupante crisi economica che attraversa in questi mesi il Paese, al
tema del federalismo, delle pari opportunità, della sempre crescente e
allarmante precarizzazione del lavoro, alla problematica relativa ai
costi della politica, tema caro al Psi guidato dal suo leader, Riccardo
Nencini, che ha lanciato per tutto il mese di agosto una campagna in
rete per abbattere gli sprechi dei costi della politica. La festa
nazionale socialista sarà anche occasione per analizzare la situazione
di crisi del Governo, nell'intento di fornire proposte e contributi per
una valida alternativa dell'area riformista di centrosinistra.
Tra gli ospiti del segretario nazionale socialista Riccardo Nencini, il
leader del PD Pier Luigi Bersani e il vicesegretario Enrico Letta, l'ex
guardasigilli e neosegretario del Pdl Angelino Alfano, il leader
dell'Udc Pier Ferdinando Casini, Italo Bocchino e Benedetto Della Vedova
di Fli, Leoluca Orlando, portavoce di Idv, i deputati Radicali Rita
Bernardini e Maurizio Turco, il presidente della regione Campania
Stefano Caldoro, Virginio Merola, Matteo Renzi e altri sindaci delle
maggiori città italiane.
Sarà anche presente una delegazione di rappresentanti dell'AUF,
l'associazione dei giovani laburisti norvegesi, i quali verranno
ospitati dal Psi e dalla FGS, Federazione dei Giovani Socialisti, per
condividere con loro il ricordo delle vittime dei terribili avvenimenti
del Summer Camp nell'isola di Utoya, in un evento dal titolo "Nel nome
della Rosa".
Alla festa socialista non mancheranno occasioni di dibattito culturale -
come l'appuntamento giornaliero con "La Biblioteca del Riformista" - che
saranno animate da dirigenti del Psi, illustri ospiti del mondo
universitario, della cultura e del giornalismo.
Ancora, all'interno della festa sarà allestita una mostra fotografica a
cura della fondazione "Anna Kulishioff" di Milano, che farà ripercorrere
la storia del socialismo italiano dal 1889 all'avvento del fascismo.
Spazi dedicati al ristoro, librerie, musica e serate danzanti, wi-fi
free.
Info: Qui
<http://www.partitosocialista.it/Portals/PartitoSocialista/Documents/Fes
taNazionaleSocialista.htm>
_____
Per inviare notizie e appuntamenti, scrivere a:
Nessun commento:
Posta un commento