Ancona, 10 Febbraio 2012 - Una grande questione è tornata d'attualità nel dibattito politico del nostro paese. Mi riferisco alle cosiddette "liberalizzioni" proposte dal Governo Monti come uno dei presupposti su cui basare il rilancio economico e sociale. Il mio parere, e più in generale quello dei Socialisti, è più articolato e legato alla validità dei singoli interventi che deve essere valutata innanzitutto per i benefici che ne dovrebbero trarre, specie in una realtà come quella marchigiana caratterizzata dalla piccola impresa spesso a conduzione familiare, le nostre attività produttive e, più in generale, i cittadini. Evito di fare "elenchi" ma mentre, ad esempio, una maggiore apertura degli Ordini Professionali può produrre sicuramente più occasioni lavorative specie per i giovani che saranno poi valutati e selezionati, per la loro bravura ed i loro meriti, direttamente dal mercato e non da una sorta di "sbarramento" preventivo, diverso è il ragionamento per gli interventi che si vorrebbero fare nel settore del commercio. Sono inutili per il cittadino-consumatore le liberalizzazioni degli orari dei negozi mentre le stesse creano solo problemi proprio alle imprese a conduzione familiare.
Ancor più grave si rivelerebbe la "liberalizzazione" alle grandi strutture di vendita (Outlet). Il mercato è già "saturato" dai Centri Commerciali esistenti e questa ulteriore invasione di mega strutture, senza produrre alcun benefico per il risparmio dei consumatori, finirebbero soltanto per penalizzare, forse definitivamente, proprio il tessuto vitale costituito dalle piccole e medie imprese.
A tale scopo, come Consigliere Regionale, ho già predisposto un appossito Emendamento al nuovo Regolamento Regionale del Commercio per impedire che i Comuni adottino specifiche Varianti al loro Piano Regolatore Generale, al fine di consentire l'apertura degli Outlet, prima della approvazione della nuova Legge Urbanistica Regionale.
Su tale iniziativa mi confronterò, nelle prossime settimane, con tutti gli interessati, categorie, operatori e cittadini, attraverso appositi incontri dove verranno anche concordate ulteriori forme di intervento, politico ed istituzionale, per ottenere il risultato proposto.
MORENO PIERONI
(Presidente Gruppo Consiliare PSI Regione Marche)
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