domenica 5 febbraio 2012

*Avanti! - 6.000 copie in un giorno*

*Avanti! - 6.000 copie in un giorno* Un successo di vendite per il primo numero in edicola NON UN ORGANO DI PARTITO MA GIORNALE DI AREA POLITICA (leggi la versione online delle 24 pagine)

Cari Compagni,
abbiamo portato l'Avanti! in edicola dopo averlo sottratto al degrado in cui era caduto non solo per responsabilità di Lavitola, ma anche per colpevole e prolungata inerzia di socialisti che, dopo aver sciolto il Psi, oggi hanno ripreso a rivendicare origine ed identità. Il successo dell'Avanti! è stato sia nelle vendite e sia nelle aspettative che ha suscitato.

Oggi diffondiamo in copia digitale il quarto numero Zero della Nuova Serie che ha venduto oltre sei mila copie in un solo giorno. Quando il quotidiano chiuse nel 1993 le vendite erano otto mila copie. Il potenziale è dunque altissimo. Altre richieste ci giungono da dove non è stato possibile trovare l'Avanti! e per venire incontro ad esse abbiamo inserito un reprint di questo numero, già storico, nel primo fascicolo di Critica Sociale di quest'anno che gli abbonati riceveranno a giorni.


Stiamo preparando la nuova fase di sviluppo della rinascita e nelle prossime settimane chiameremo a convegno i tanti che hanno mostrato interesse e volontà di esserci. Vogliamo mantenere fede al primo annuncio che formulammo senza successo. La scortesia di chi non ha nemmeno risposto alla nostra richiesta di farsi promotore di una Conferenza nazionale aperta a tutti i socialisti avrebbe meritato altrettanta rusticitá ma a noi preme la politica. Noi siamo pronti ad una discussione se vi è una effettiva volontà di far rinascere l'Avanti!
A questo impegno noi non poniamo alcuna condizione personale di concreto interesse o di astratto principio. Due invece sono le condizioni irrinunciabili per avviare qualsiasi confronto:

1. L'Avanti! deve essere organo di area e non di partito, perchè ilsocialismo largo supera il confine dell'1%;

2. I confini dell'area politica, ideale e reale alla quale si deve rivolgere l'Avanti! deve avere un perimetro vasto ma definito. I lati del campo a nostro giudizio sono questi:

a) L'antica tradizione socialista, dalle origini sino al contrastato autonomismo, funzionale all'unità (unità della sinistra, unità antifascista, unita dell'arco costituzionale). E' il periodo di Nenni, De Martino, Lombardi.

b) Il periodo dell'autonomismo creativo che spezza il vincolo della triplice unità costrittiva ed obbligatoria, ed apre la strada al revisionismo teorico e al rinnovamento dello Stato. E' il periodo del Midas, del Congresso di Torino e di Palermo, della Presidenza Craxi, del Governo e della Grande Riforma.

c) Il periodo dell'eclissi socialista va visto nel duplice aspetto: l'offensiva dell'antisocialismo, diffuso a torto nella sinistra e a ragione nella destra; la mancata resistenza dei socialisti, lacerati, divisi e disorientati. E' il periodo delle violente sofferenze 1992/2011.

d) La ideale visione di un "socialismo largo" che rifiuti in modo definitivo ogni modello di socialismo reale e che sappia lottare contro il fascismo bianco del capitalismo finanziario. Non c'è bisogno di prefigurare un modello astratto di ingegneria sociale ma occorre una nave che regga ai venti ed una bussola di navigazione certa.

Cari compagni,
come vedete poniamo questioni sensibili per un universo di nuove generazioni. L'Avanti! può essere il giornale nuovo del partito nuovo.

Fraterni saluti.
Critica Sociale


PS. La cosa non ci riguarda direttamente, ma ci sentiamo in dovere di segnalarla egualmente a chi ne compete per una verifica ed una valutazione . Corre voce che il segretario del Partito socialista, Nencini, abbia chiesto a Larizza di far comprare un blocco di tessere dalla Uil-Poste per assicurarsi la maggioranza interna. In cambio offrirebbe - sempre per quanto si dice - la presidenza del Partito ed una candidatura in Calabria. *Socialismo postino*. Chi recapiterà losfratto a chi ha.... "tenuto la fiammella"?

www.criticasociale.net


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