
Esce Minardi, si rafforza l’ex Margherita.
Ma Spacca lascia la porta aperta ai socialisti.
Giunta regionale: Il Ps non riesce a trovare l’accordo sul nome del nuovo assessore:
Rocchi infuriato!!!
di CLAUDIA GRANDI - www.ilmessaggero.it - 29/08/2008

Al termine di una giornata convulsa iniziata con la riunione tra la delegazione socialista (composta dal consigliere regionale Lidio Rocchi, dal membro della direzione nazionale Ada Girolamini a da componenti della segreteria, assente il segretario Seri) e il presidente Spacca, la decisione di passare dalle parole ai fatti e di ufficializzare il rimpasto. A Spacca, del resto, i socialisti non hanno presentato una proposta univoca sulla candidatura ad assessore e così si è verificato quanto anche dentro il Ps si temeva: senza l'accordo del cento per cento del partito, Spacca ha preferito lasciare i socialisti fuori. Neanche la proposta di nominare assessore il segretario Seri, appoggiata dal 90% del partito ma fortemente osteggiata da Rocchi, ha trovato spazio. Il clima dentro l'ufficio di Spacca, si mormora a Palazzo, ieri mattina era bollente, tanto che Rocchi è stato visto sbattere la porta e andarsene urlando per i corridoi. Saltata l'ipotesi Seri, pesarese, è immediatamente ritornata in auge l'ipotesi Solazzi Pd. In parole povere: se il segretario regionale del Ps avesse avuto l'appoggio anche del suo consigliere Rocchi, allora sarebbe stato con buona probabilità lui l'assessore socialista. In tal caso, con un pesarese dentro, per il consigliere regionale del Pd Solazzi (del cui ingresso in Giunta si mormorava già da un mese) non ci sarebbero state chance. Con Seri fuori, invece, ecco che per Solazzi si è aperta la strada. Ma perché la mossa Solazzi per Minardi? La questione, è chiaro, è tutta interna al Pd pesarese e, in particolare agli equilibri tra ex Ds ed ex Margherita. Il segretario regionale democratico Matteo Ricci (ex Ds) è lanciato, si sa, verso la presidenza della Provincia; il sindaco di Pesaro è un ex Ds. Troppo, per gli ex Margherita. E così ecco che Solazzi (ex Margherita, appunto) ha avuto gioco facile. Dagli equilibri nel Pd pesarese a quelli in Giunta. E qui la sorpresa: sono ben tre, ora, gli assessori ex Margherita in Giunta (oltre a Solazzi, anche il nuovo Donati e Ascoli), oltre al presidente Spacca. Non è quindi escluso che, in una probabile fase-bis del rimpasto, non sia proprio Ascoli a dover lasciare il passo a un assessore socialista (ovviamente di Ancona). Quanto alle nomine di ieri, l'annuncio affidato ad un comunicato della presidenza della Regione. «E' stata consolidata la maggioranza sul piano della rappresentanza territoriale: la sostituzione di Agostini con Donati conferma l'attenzione del governo regionale verso un territorio in difficoltà; la staffetta tra Minardi e Solazzi si realizza in un quadro di valutazioni politiche e territoriali. Nei confronti del Ps permangono porte aperte nelle diverse forme di responsabilità istituzionale appena si raggiungeranno le necessarie intese interne, anche nelle prospettive delle prossime amministrative». Quanto alle deleghe, a Solazzi vanno turismo, commercio e cultura, a Donati il Piceno, cooperazione, immigrazione, Protezione civile. A Giaccaglia va poi l'internazionalizzazione finora appannaggio di Spacca.
Nessun commento:
Posta un commento