
Dai diari di "PIETRO NENNI"
Saragat è rientrato questa mattina dalla Polonia, assai soddisfatto per l’esito dei suoi colloqui politici a Varsavia, assai commosso per ciò che ha visto a Auschwitz. Ci siamo affettuosamente abbracciati. Un fatto che ignoravo. Alla baracca numero 11 c'è una vetrina con alcuni ricordi del campo. Vi è la fotografia segnaletica della mia Vittoria con casacca a righe delle internate e il numero di matricola: 31635 (la posseggo anch'io, e su di essa Guttuso ha fatto il suo quadro).
Vi è la frase che Vittoria pronunciò prima di morire:
« Dite a mio padre che non ho perso il coraggio fino all'ultimo. Non rimpiango nulla ».
Saragat ha deposto sulla teca un mazzo di garofani.
17 Ottobre 1965
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