
Questo con l'obiettivo di evitare di ricadere nell'errore contenuto
nell'impianto complessivo della precedente legge e, cioè, i troppi
"lacci e lacciuoli" all'iniziativa imprenditoriale.
Gli interventi debbono, chiaramente, preservare il necessario
equilibrio con l'ambiente ed il rispetto dello stesso ma non essere,
di fatto, impediti da una normativa paralizzante.
Due, tra gli altri, gli emendamenti di maggior rilievo proposti da Pieroni:
1) negli interventi di ampliamento degli edifici non residenziali
ubicati nelle zone omogenee a destinazione industriale, artigianale,
direzionale, commerciale ed agricola, nei limiti del 20% della SUL
esistente, SI PROPONE DI ELIMINARE IL LIMITE D'INCREMENTO COMPLESSIVO
MASSIMO DI 400 mq.
2) SI PROPONE DI ELIMINARE L'OBBLIGO DI PRESENTAZIONE DI UN APPOSITO
PIANO DI RECUPERO per gli interventi di accorpamento della volumetria
degli accessori di pertinenza agli edifici ubicati in zona agricola,
in alternativa è prevista la PRESENTAZIONE DI UN PLANIVOLUMETRICO DA
SOTTOPORRE ALL'APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE e, comunque, VIENE
SOPPRESSO IL LIMITE DI 70 mq.
Ancona, li 26 Ottobre 2010
*ALLEANZA RIFORMISTA - PSI REGIONE MARCHE*
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