Non
sappiamo, come Socialisti ed io come Consigliere Regionale, se le aste
per i lavori di ripascimento del litorale marchigiano siano o meno
truccate. Le accuse nei confronti degli indagati sono pesanti e noi
crediamo che solo un regolare e rapido iter giudiziario possa e debba
accertare la verità.
Al sottoscritto ed al PSI che rappresento in Consiglio Regionale interessa cogliere l'occasione per evidenziare un altro aspetto, altrettanto grave, della vicenda. E' da tempo che sosteniamo con atti ufficiali presentati in Consiglio Regionale, e torneremo a farlo per il futuro, che la strada intrapesa dei ripascimenti era sbagliata e che, magari, oltre gli "ingegneri" ed i "tecnici" era il caso di ascoltare gli operatori del settore, coloro che sul mare e sulla costa ci vivono e lavorano.
Da tempo ci avevano segnalato che questi ripascimenti più che a
difendere la costa servivano a sperperare denaro pubblico in opere
sostanzialmente inefficaci per il fine che ci si prefiggevano. Valgano
per tutti due esempi su cui io ed i Socialisti del luogo ci siamo
impegnati nel recente passato: quello della Riviera del Conero, Porto
Recanati, Porto Potenza Picena e quella di una frazione di Fano.
OCCORRE UNA SVOLTA DEFINITIVA CHE SOLO
LA VOLONTA' POLITICO-AMMINISTRATIVA DI CHI GOVERNA LA REGIONE PUO'
DETERMINARE: ADOTTARE DAPPERTUTTO LE SCOGLIERE COME UNICO STRUMENTO
VALIDO PER LA DIFESA DELLA NOSTRA COSTA.
Occorre ascoltare operatori e territori. Io ed i Socialisti lo faremo
e porteremo queste loro istanze in Consiglio Regionale anche perchè non
sappiamo se le aste sulle coste siano state truccate ma sappiamo bene
che.... non si può continuare a "truccare" gli abitanti e gli operatori
delle coste marchiagiane, in particolare quelle del Conero e del
Maceratese, con difese litoranee inefficaci.
Ancona, li 22 Settembre 2012
MORENO PIERONI
(Capogruppo PSI Consiglio Regionale delle Marche)
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