CIVITANOVA - Tante mozioni e interrogazioni in vista del Consiglio comunale convocato per il prossimo 1 agosto
di Laura Boccanera
E’ stato convocato per il prossimo 1 agosto il consiglio comunale di Civitanova per discutere sulla nomina dei componenti delle commissioni consiliari. All’ordine del giorno anche diverse interrogazioni e mozioni presentate dal Movimento 5 stelle che già nei giorni scorsi aveva chiesto l’azzeramento del gettone di presenza dei consiglieri comunali per la partecipazione ai consigli e alle commissioni e l’azzeramento dei compensi per i componenti dei Consigli di amministrazione delle società partecipate.
Tra gli ordini del giorno anche la proposta di cittadinanza per i figli degli stranieri nati in Italia: “Il nostro comune chiede al Governo di legiferare sui figli degli stranieri nati in Italia, nel frattempo propongo di istituire un registro per i figli degli immigrati nati e residenti a Civitanova Marche “, commenta il presidente del consiglio comunale Ivo Costamagna che dopo il registro sulle coppie di fatto che tanto ha fatto discutere in questi giorni avanza questa nuova proposta.
“Occorre fare un grande passo in avanti a favore della civiltà e della socializzazione – aggiunge Costamagna -, e passare dallo ius sanguinis, che è l’acquisizione della cittadinanza per il fatto che un genitore è in possesso della cittadinanza, allo ius soli, che è l’acquisizione della cittadinanza per il fatto che si è nati in Italia.
Civitanova Marche è da sempre cittadina all’avanguardia sui temi del sociale e dell’accoglienza, e deve essere all’avanguardia anche su un tema enorme come l’integrazione. La nostra popolazione è composta da migliaia di stranieri, la stragrande maggioranza dei quali lavora, ed è perfettamente integrata nel tessuto sociale cittadino.
Il registro per i figli degli immigrati nati in Italia sarebbe un grande passo in avanti.” Al presidente Costamagna fa eco l’assessore ai servizi sociali Antonella Sglavo: “il registro per i figli degli immigrati è un valido strumento, al passo coi tempi, necessario per la città. Civitanova conferma la sua apertura e la necessità di un effettiva integrazione con la popolazione straniera presente nel territorio.
Dato che nella nostra provincia di Macerata gli stranieri minori di 15 anni rappresentano il 14% del totale, non dare un riconoscimento sarebbe una chiusura e una non presa di coscienza di una realtà fondamentale.”
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