di Filippo Ciccarelli (Cronache Maceratesi)
“Civitanova ha uno dei consumi del territorio più alti nelle Marche, è la prima tra le grandi città della regione. Chi l’ha governata fino ad ora ha ipotecato il nostro futuro: sulla carta sono autorizzati altri 600mila metri cubi di edificato e tre centri commerciali, e quando andremo a governare la gente ce ne chiederà conto, anche se li hanno voluti altri”. Non usa mezzi termini Tommaso Corvatta, mentre si rivolge ai candidati al consiglio comunale della sua lista “Uniti per Cambiare”. Elenca puntualmente e senza sconti tutti gli errori, a suo dire, commessi dall’amministrazione Mobili.
“Chi ha governato ora è andato avanti con l’equazione costruire uguale sviluppo. Si capisce bene che non si può andare avanti così: il modello per cui bisogna cercare sempre l’edificazione per progredire è un modello falso. Abbiamo il bacino del Chienti che è uno tra i più inquinati d’Italia, e chi ha inquinato se l’è cavata con multe irrisorie, ridicole. Il traffico nelle ore di punta è come quello di una metropoli” prosegue Corvatta “l’ultimo piano-traffico venne approvato nel 1980, quando era sindaco mio padre. A pensarci mi viene da sorridere, Mobili aveva promesso tante cose, tra cui la pedonalizzazione del centro… dov’è finita?”. La platea lo segue attenta, e Corvatta non lesina parole e argomenti. Non teme di sfidare Mobili su un terreno tradizionalmente caro all’elettorato di centrodestra come quello della sicurezza: “Questa amministrazione” sostiene “non ha fatto nulla per risolvere il problema. Lo scorso anno, dopo l’ondata di furti e gli incendi agli chalet, sono riusciti a dire ai cittadini di difendersi da soli, come nel far west. Ma all’atto pratico cosa hanno fatto? Niente”. L’ultima stoccata della giornata Corvatta la rifila sul tema delle partecipate (vanno ridotte a due e i loro bilanci bisogna risistemarli) e su parentopoli. In questo caso anche Ivo Costamagna si è tolto un sassolino dalla scarpa: “ho preso denunce da molte persone, ma il Comune di Civitanova non è di proprietà di qualcuno, il Comune è dei cittadini… per la cronaca, tutte le querele sono archiviate o in via d’archiviazione”.
Tra i tanti temi toccati dal candidato sindaco del centrosinistra, ce n’è uno che ha scatenato una ridda di voci, da una parte e dall’altra: quello legato alla manifestazione Popsophia. Ma Corvatta precisa di non essere contrario al festival culturale.
“Non pensiamo assolutamente di chiudere con Popsophia. Abbiamo semplicemente, come per il settore assunzioni, chiesto chiarezza. Popsophia il comune spende soldi. Il marchio è privato, il disagio degli abitanti delle zone dove è fatta è pubblico. Non è chiaro quanto il comune spenda in totale”.
Ma c’è il bilancio in cui vengono registrate le spese…
“C’è il sospetto che non tutte le risorse destinate a Popsophia vengano messe in bilancio. Le risorse umane, per esempio, non vengono conteggiate. Si tratta di dipendenti comunali messi a disposizione dell’organizzazione che sono un costo per la città e un vantaggio per Popsophia. Comunque trovo immorale, dal punto di vista politico, aver detto di sì a Popsophia senza aver prima fatto il bilancio di previsione. E’ come se uno si comprasse una Ferrari senza sapere se arriva a fine mese: come nel caso della cosiddetta Parentopoli, abbiamo semplicemente chiesto chiarezza”.
A proposito delle assunzioni secondo voi sospette, qual è l’addebito che fate all’amministrazione comunale?
“Molte di queste assunzioni sono state fatte non dal comune direttamente, ma dalle sue partecipate. Prendiamo l’Atac: è nata dalla fusione di due società che avevano, al momento della creazione di questo nuovo soggetto, una cinquantina di dipendenti. Ora siamo sopra ai cento, e il bilancio dell’Atac è in rosso. Per i cittadini questo si traduce in aumenti delle bollette e in tanti disservizi, basti pensare che con 8 letturisti la stessa azienda chiede agli utenti di fare le autoletture e invia bollette salatissime che coprono un periodo di 5-6 mesi. E se si va a vedere chi è stato assunto, si scoprono legami di parentela anche piuttosto stretti con alcune persone della maggioranza”.
In un passaggio del suo discorso ha sottolineato il fatto che la sua lista è una novità per il centrosinistra. In che senso?
“Perché tentiamo di fondere esperienze diverse. Da noi c’è gente che ha la cultura politica della Democrazia Cristiana e del Pci, prendendo tutto l’arco politico che c’è in mezzo. Abbiamo intenti comuni, con grande attenzioni ai programmi delle liste civiche e contemporaneamente una visione d’insieme più estesa, che guarda al livello regionale e nazionale. Penso che potremmo definirci un esperimento nazionale”.
Parlando di esperimenti, sotto questa definizione ricade anche il “modello Macerata” che ha portato Antonio Pettinari, uomo dell’Udc, alla guida della Provincia con l’appoggio del Pd e dell’Idv…
“Ma qui a Civitanova non ha funzionato. Noi siamo attenti ai programmi, non siamo pregiudizialmente contro o a favore di Pettinari. Anzi, nel nostro gruppo c’è gente che lo ha sostenuto e che, al contrario, era all’opposizione. E’ chiaro che non ci interessa contrastare o appoggiare questo o quel modello, dobbiamo capire i programmi della Provincia e capire se sono compatibili con i nostri oppure no”.
Ecco i componenti della lista “Uniti per Cambiare” che sostiene Tommaso Corvatta:
1 | ANNIBALI FRANCESCO | BOLOGNA 11/01/1973 |
2 | CARDELLI GIAN MARCO | CIVITANOVA M. 06/05/1988 |
3 | CENSI CESARE | CIVITANOVA M. 05/08/1953 |
4 | CESCA SILVIA | CIVITANOVA M. 23/06/1983 |
5 | COPPOLA GAETANO | TERMOLI 05/09/1956 |
6 | COSTAMAGNA IVO | CIVITANOVA M. 21/11/1960 |
7 | DERNOWSKI RICHARD | CHIARAVALLE 24/09/1978 |
8 | DE VIVO LIVIO | CIVITANOVA M. 27/04/1982 |
9 | GIANSANTE MARTINA | LORETO, 03/03/1988 |
10 | GIUSTOZZI MAURO | CIVITANOVA M. 19/05/1985 |
11 | JIRIES AKRAM (detto Acran) | NARYIA (ISRAELE) 09/01/1959 |
12 | LEDVINKA CARLO | ZARA (CROAZIA) 05/07/1940 |
13 | LIPPO VINCENZO ALESSANDRO | TARANTO 04/09/1973 |
14 | LONCAO LUCA | MACERATA 11/10/1973 |
15 | MANTELLA FRANCESCO | MACERATA 20/01/1968 |
16 | MAZZONI ELENA | RECANATI 15/06/1987 |
17 | PAGLIARICCI GIANFRANCO | CIVITANOVA M. 21/01/1965 |
18 | PIERDOMENICO ROBERTO | JESI, 13/01/1985 |
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19 | ROGANI FLAVIO | CIVITANOVA M. 05/09/1951 |
20 | ROSSI PIER PAOLO | MACERATA 03/06/1972 |
21 | SANTARELLI EMANUELE | MACERATA 20/08/1975 |
22 | STREPPA ELISA | CIVITANOVA M. 19/06/1985 |
23 | TASSARA YURI | TOLENTINO 20/12/1971 |
24 | VERDINI GIADA | CIVITANOVA M. 01/12/1984 |
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