"Benedetto Craxi": l'intervista mai concessa del segretario socialista Bettino Craxi
Un Bettino Craxi sofferente più per la lontananza dall'Italia che per la malattia. Davanti alla fiamma del camino di Hammamet come una strega sul rogo dell'Inquisizione.
"Benedetto Craxi", il documentario di Luca Josi presentato al Cinema Capranica di Roma, sembrava potesse raccontare nuove verità sulla vicenda che in un sol colpo dissolse i partiti della maggioranza e non solo, ma in realtà aggiunge poco all'intera vicenda. Forse ha il merito di presentare in video e audio il pensiero di Bettino Craxi, la rabbia, l'incredulità per la sorte riservatagli dalle inchieste giudiziarie. Ma già conoscevamo tutto. Forse per una moda di oggi, il montaggio dell'intervista si sofferma a sottolineare spesso la convinzione di Craxi sui responsabili del complotto: i comunisti. Ripete talmente tante volte la parola "comunisti" associandola ai colpevoli delle sfortune sue e del mondo che, quando racconta l'episodio della tomba di Allende in Cile, ci si aspetta che dia del comunista anche ai soldati fedeli al golpista Pinochet.
Luca Josi, ex presidente dei Giovani Socialisti, ha avuto la fortuna d'intervistare il suo segretario, ma ci si chiede come mai sia trascorso tanto tempo (13 anni) per rendere pubbliche queste dichiarazioni.
Al Capranica, grande affluenza di pubblico, politici, starlette, ex compagni di partito e giornalisti di grido, con tante persone comuni rimaste fuori dalla sala (un po' una metafora del "craxismo"). Tanta gente che però, alla fine, è riuscita a dedicare a "Benedetto Craxi" un applauso soltanto tiepido.
Luca Josi - prima parte
Luca Josi - seconda parte
Luca Josi - terza parte
( pubblicato da Stefano Amadio )
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